
DIPINGERE E SCRIVERE CON LA LUCE
Che foto-grafia significhi ‘scrittura di luce’ si sa (abbastanza).
Che cosa voglia dire davvero scrivere con la luce non è però sempre evidente ai non addetti ai lavori.
Per questo ho voluto proporre un’esperienza concreta e diretta di light painting nel corso della serata sull’ABC della fotografia, tenutosi martedì 23 gennaio 2018 per introdurre il laboratorio fotografico collettivo AITOcLAB (sono aperte le iscrizioni!).
SCRIVERE CON LA LUCE: DUE PROSPETTIVE
Nella pratica e nella teoria del fotografare sono impliciti due diversi atteggiamenti nei confronti del mezzo e della materia prima di cui son fatte le fotografie: la luce.
Ciò che rende la fotografia una strana invenzione
è che le sue materie prime principali sono la luce e il tempo.
John Berger
Da un lato – è certo – chi fotografa lo fa con la luce: a seconda dell’apertura del diaframma e del tempo di esposizione, SE c’è luce, essa raggiunge il sensore (o la pellicola) alterandone le caratteristiche ‘proporzionalmente’ alla realtà… un’opportuna decodifica di questa traccia prodotta dell’esposizione alla luce ri-produce un’immagine della porzione di mondo (e di tempo) interessata dall’evento (lo ‘scatto’). Chi fotografa utilizza la luce come strumento, come pennello per scrivere. Scrivere con la luce.

Light painting con luce mista: puntiforme bianca (torcia del cellulare) e colorata (schermata). Dati Exif: Canon 5D Mark III, obiettivo 50 mm: 45″; f 22; ISO 50.
Ma.
C’è un altro lato della medaglia, un altro modo di vedere l’azione della luce in fotografia.
È ciò che Ferdinando Scianna chiama ‘scrittura di luce’ (piuttosto che con la luce).
Ponendo l’accento più sull’atto di ricevere una fotografia che non su quello di crearla, tanto caro a molti di noi.
Perché, in effetti, prima ancora di poterla usare, la luce deve esserci e deve porre in essere (manifestare) la realtà che ci circonda. Fotografia, dunque, come ricezione di un dono!
Il fotografo ha la fortuna di potere costruire le immagini ricevendole.
Il gesto del fotografare consiste nel ricevere, è un modo di leggere il mondo interpretandolo. È nella maniera in cui sceglie i suoi rettangoli o quadrati di tempo e di vita che il fotografo finisce col costruire il suo mondo.
Ferdinando Scianna
IMPARARE A VEDERE
PER SCRIVERE CON LA LUCE
L’anno scorso ho inaugurato AITO, che sta per Attraverso I Tuoi Occhi, un per-corso in 10 lezioni di fotografia per tutti.
L’idea era ed è quella di offrire a chiunque sia interessato ad approfondire l’argomento un’esperienza fotografica a tutto tondo.
A partire dall’idea che, oggi, praticamente chiunque di noi produce immagini, la sfida è quella di farlo con consapevolezza e, dunque, produrre immagini ‘migliori’, a seconda dei nostri scopi.
Attraverso I Tuoi Occhi è un buon modo per farlo: ci si allena a guardare per vedere, attraverso il mezzo fotografico.
Guardo – Vedo – Fotografo.
Sempre meglio.
Ma anche al contrario…
IMPARARE SCRIVERE CON LA LUCE
PER VEDERE MEGLIO
Se, infatti, da un lato, alleno lo sguardo per fotografare meglio…
Dall’altro mi alleno a fare foto migliori per imparare a vedere quando guardo il mondo che mi circonda!
Fotografo – Guardo – Vedo.
AITO, in tutte le sue forme, è questo: un per-corso fotografico e filosofico.
Oggi la proposta è AITOcLAB: un laboratorio collettivo annuale basato su esperimenti ludico-pratici!
Grazie per la presentazione interessante e l’esperienza coinvolgente.
Mi iscriverò. (L.P.)

Dirigere uno scatto collettivo in light painting è come… dirigere un’orchestra!
© Valentina Liuzzi
SCRIVERE CON LA LUCE O DIPINGERE?
E siccome io sono specializzata in Light Painting (letteralmente ‘pittura di luce’), quale modo migliore per mostrare ai potenziali allievi e allieve di quest’anno la natura luminosa della fotografia se non dipingendo di luce il buio?
La procedura è semplice, il divertimento assicurato:
• Macchina a cavalletto, posa B, cavo per l’autoscatto.
• Stanza buia.
• Dotazione luminosa per ciascun partecipante (noi abbiamo usato una schermata colorata dei cellulari, ottenuta fotografando fogli monocromi: azzurro, arancione, giallo, verde…).
• Apro l’otturatore, muovo le fonti luminose a piacere (disegno, scrivo, danzo…) per qualche secondo (ma anche minuti, se serve!), chiudo l’otturatore.
Piacevolissima la prima serata ed interessante.
La definirei: Coinvolgente ed entusiasmante… (P.V.)
Il bello del light painting** è che si ha il tempo di vivere un’esperienza, invece del cosiddetto ‘scatto’ (lo shooting anglofono che tanto rimanda a un aggressivo ‘sparo’!).
Il tempo dilatato consente l’articolazione di un gesto più ampio e la condensazione in un’unica immagine di una porzione di esistenza diversa: meno nitida, certo, ma più… ampia.
Intrigante! (S.B.)

Light painting collettivo con luce puntiforme bianca (la torcia dei cellulari). Dati Exif: Canon 5D Mark III, obiettivo a 16 mm: 6,3″; f 9; ISO 250.
IL BELLO DELLO SCRIVERE CON LA LUCE
Tu metti venti persone (anzi, 21!) appassionate di fotografia in una stanza e prova a condividere l’amore per un universo composito come quello fotografico.
Io l’ho fatto, raccontando 21 immagini fotografiche di 21 autori e autrici più o meno famosi ma, sempre, portatori di un’istanza importante (in ordine alfabetico!). Forse troppi (come ha giustamente segnalato qualcuno), ma buoni!
Mi sono divertita molto con il light painting, è una tecnica che vorrei sperimentare anche io prima o poi. L’excursus sui fotografi a me è piaciuto, soprattutto mi piace la tua descrizione sulle tecniche e i dettagli che io non vedo (ancora!). G.V.
Ne è emerso un quadro articolato, in cui la fotografia è Avventura, Battaglia, Creatività, Dubbio… ma anche Meraviglia, Nostalgia, Ossessione… certamente un’Urgenza e un Viaggio… spesso Zigzagante!
La serata di presentazione mi ha molto incuriosito,
soprattutto per l’approccio insolito all’argomento […]
Molto piacevole e illuminante! (L.T.)
Ed è emersa la duplice natura della fotografia, che può essere risposta ma è certamente anche domanda.

Light painting collettivo con luce colorata (schermata monocroma dei cellulari). Dati Exif: Canon 5D Mark III, obiettivo a 16 mm: 54″; f 9; ISO 400.
E tu cosa ne pensi? Che cos’è la fotografia per te? Quante foto scatti, quando le riguardi?
…
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20 domande +1 per riflettere sulla fotografia, attraverso i tuoi occhi.
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La compilazione è libera e gratuita.
I dati resteranno anonimi e saranno trattati unicamente a fini statistici e a norma di legge.
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** Qualche trucco interessante per allenarsi nella pratica del light painting, QUI.
Barbara
30 Gennaio 2018 at 18:06Complimenti Alle! sono veramente felice del successo che ha ottenuto,continua e continuerà ad ottenere AITO. Una grande avventura per vedere il mondo e catturare quello che per molti è invisibile!
Buon lavoro a te e a tutto il gruppo!
alle
31 Gennaio 2018 at 8:08Grazieeeee! Se vorrai venirci a trovare, gli incontri sono aperti anche come esperienza singola.
Ciascuno avrà un tema, annunciato la settimana precedente vi FB.
Chissà, magari qualcuno ti intriga.
🙂