
OSA – La luce e la fotografia di paesaggio
Continuiamo a parlare di luce (ma presto introdurremo il concetto di scrittura di luce!), perché dopo averla vista, aver imparato a modificarla e averne apprezzato la qualità, manca ancora un dettaglio: la quantità!
Ad #AITO ci occupiamo (anche) di questo, indagando… La luce e la fotografia di paesaggio.
Se ti interessa il tema e piace lo stile, preiscriviti ora: #AITO ricomincia a fine gennaio (con un minimo di 10 iscritti/e). Intanto…
Osa. Quanta luce serve?
oṡare v. tr. [lat. volg. ausare, der. di ausus, part. pass. di audere «osare»] (io òso, ecc.). – Avere il coraggio di fare cosa che sia per sé temeraria, rischiosa o per qualsiasi motivo ardita (sinon. in genere di ardire, ma meno letter.). (dal vocabolario Treccani)
Continua il viaggio alla scoperta del metodo#AITO.
Siamo giunti alla quarta delle 10 tappe svolte nel 2018 con il laboratorio collettivo (AITOcLAB): la prima era sul ritratto, la seconda sullo still life e la terza sulla street photography.
PREISCRIVITI A VILLA GUARDIA (DA FINE GENNAIO 2019)
OPPURE OSPITA UN PER-CORSO #AITO
Bastano 10 persone interessate.
QUARTA TAPPA: La luce e la fotografia di paesaggio.
I paesaggi appartengono alle persone che li guardano.
Ralph Waldo Emerson

Come Untitled Brown And Orange on Maroon di Mark Rothko.
VEDERE, INTRAVEDERE E FAR VEDERE
In fotografia, ciò che non si vede non c’è, non comunica. Fondamentale, perciò è far vedere a chi guarda ciò che ho visto quando ho deciso di scattare e che voglio condividere. Ma ciò non significa che tutto e solo ciò che è in piena luce, nitido e/o perfettamente riconoscibile sia significativo.
Anzi.
A volte è esattamente il contrario: più un’immagine è vaga, più mi interessa, mi ingaggia attivamente nella visione. Mi interroga!
Un ottimo esercizio da fare, con qualsiasi fotografia (propria o altrui) è osservarla con attenzione: guardarla per… vedere. E tratteggiarne la struttura (anche solo mentalmente, ma dapprima meglio farlo davvero).
Ad #AITO lo abbiamo fatto con la fotografia di paesaggio:
• Osserva attentamente le immagini di paesaggio che ti piacciono di più e, con carta e penna, schizza per ciascuna di esse lo schema base che riconosci a colpo d’occhio.
• Identifica ritmi, strutture, equilibri e riproducili di getto, utilizzando pochi tratti, senza ricalcarli o ‘correggerli’ (ricordati sempre che non c’è un giusto o uno sbagliato!).
• Dopo aver disegnato il tuo schema, confrontalo con la fotografia originale: ci sono forme o strutture ricorrenti?
Che cosa hai notato di più? Quali elementi della foto ti sono balzati maggiormente all’occhio?
NB. Per identificare linee e volumi principali in un’immagine può essere utile socchiudere gli occhi e sfocare leggermente la vista.
Sono convinto che la fotografia sia una rappresentazione attraverso la quale si mettono
in evidenza, si mettono in luce le cose. Consiste nel dare luce alle cose.
Luigi Ghirri
LA LUCE ‘GIUSTA’
In prima battuta, in fotografia, la ‘giusta’ quantità di luce è sinonimo di esposizione corretta, contrapposta ai concetti di:
• sovraesposizione (troppa luce)
• sottoesposizione (troppa poca luce).
Ma troppa per chi? Per cosa?
Oltre ad analizzare il lavoro di fotografi come il recodman Andreas Gursky, il visionario Yann Arthus-Bertrand e poi Sam Abell, Eva Polak e Michael Kenna, senza tralasciare l’astrazione impeccabile del Franco Fontana paesaggista, ad #AITO ci siamo soffermati e abbiamo confrontato il lavoro di due ‘mostri sacri’ della fotografia, per indagarne il rapporto con la (quantità) di luce: siamo annegati nelle atmosfere liquide e alabastrine di Luigi Girri e impaludati nel profondo, oscuro e umido Sud (degli Stati Uniti) di Sally Mann.
C’è un paradosso quando guardiamo le fotografie.
Vediamo la bellezza e vediamo il lato oscuro delle cose.
Sally Mann
Il pittore [e il/la fotografo/a, n.d.a.] non dovrebbe dipingere
solo ciò che vede davanti a sé, ma anche ciò che vede dentro di sé.
Se dentro di sé non vede nulla, allora eviti anche
di dipingere ciò che vede davanti a sé.
Caspar David Friedrich
(ALMENO) UN ESPERIMENTO FOTOGRAFICO OGNI VOLTA:
SALUTI DA VILLA GUARDIA
Indagando il rapporto tra la luce e la fotografia di paesaggio, non potevamo non finire con il ragionare sulla scelta dei parametri tecnici della fotocamera e sul loro rapporto di reciprocità (avete presente il triangolo dell’esposizione?): data una certa quantità di luce, quali scelte posso concedermi circa l’apertura del diaframma (e, quindi, la profondità di campo) e il tempo dell’otturatore?

Salutiamo il concetto di reciprocità…
La fotocamera, si sa, ha sete di luce…
Ma come gestisco io, questa sua necessità strutturale?
Come imposto ISO, diaframma e tempo dell’otturatore, al fine di esprimere al meglio il mio concetto di ciò che vedo?
In cosa sono disposta o disposto a ‘pagare’ un’eventuale insufficienza di luce?
Sottoespongo?
Sgrano?
Accetto il mosso?
Riduco la profondità di campo?
Accendo la luce?
Già… perché fare fotografia non può prescindere dal conoscere la luce (da dove proviene, come funziona, di che tipo è e quanta ce n’è), ma come si fa a scrivere con la luce e che cosa significa, veramente?
Io ho una risposta in 6 fasi, che comincio a raccontarvi… domani!

Certo! Anche in questo caso David ci ha dato… una mano!
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Bastano 10 persone interessate.
Costo base € 250,00 a testa (sconti per minorenni, associazioni amiche o gruppi numerosi).
Materiali inclusi.
Spese di trasporto escluse.
DOMANDE & RISPOSTE
– C’è qualcosa che non ti aspettavi e che ti ha stupito positivamente in #AITO?
– Direi la varietà delle lezioni e degli argomenti sperimentati e, soprattutto, il coinvolgimento con gli altri partecipanti.– Qual è il ‘guadagno’ più prezioso che ti porti a casa?
– #AITO ha stimolato moltissimo la mia la creatività, aumentato la mia conoscenza di tecniche e stimolato l’interpretazione personale. Tutto in un colpo solo (anzi, 10)!
………………….
LA LUCE E LA FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO
PER APPROFONDIRE
Lezioni di fotografia di Luigi Ghirri (ed.Quodlibet Compagnia Extra, 2017)
RISORSE
www.landscapestories.net
Pubblicazione online ricchissima di materiali. In italiano.
Attraverso i tuoi occhi – 10 lezioni di fotografia per tutti è un progetto originale di Alle Bonicalzi.
Nel rispetto del diritto d’autore, le immagini riprodotte (corredate di autore e – quando possibile – del titolo e dell’anno di realizzazione) lo sono al puro scopo didattico di critica e discussione, ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis e 101 comma 1 Legge 633/1941.
Tutti i testi e le immagini non seguite dal nome dell’artefice sono invece di Alle Bonicalzi – photography through blue eyes. È vietata la riproduzione salvo diversi accordi scritti.
Professionista operante in attività non soggetta a registrazione a ordini o collegi, ai sensi della legge 4/2013.
Attività svolta in conformità al codice di autoregolamentazione Tau Visual, Associazione Nazionale Fotografi Professionisti
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