
LOVING THE MOTHER – RINASCITA
Rinascita è ritorno, rinnovamento.
Rinascita è risvegliarsi, risorgere, rifiorire.
Rinascita è l’esito di un cammino.
Rinascita è l’approdo di un viaggio.
LOVING THE MOTHER
RINASCITA COME RITORNO e RINNOVAMENTO
Torno a Miri Piri dopo un anno, per vivere nuovamente il percorso che è Loving The Mother.
Ritrovo le quattro donne meravigliose che ci accompagneranno con la loro energia: Ibu Robin Lim (l’ostetrica ‘dai piedi scalzi’ che ha fondato Bumi Sehat, la clinica per il parto gentile), Giuditta Tornetta (ideatrice di LTM, fondatrice di Joy in Birthing e sostenitrice del parto senza dolore), Marzia Bisognin (scrittrice, blogger e cofondatrice di Madrisane, Terrafelice) e Roberta Plevani (councelor, doula danzante e conduttrice di gruppi Rio Abierto).
Il mio essere lì è molteplice: sono donna (e quindi figlia, sorella, amica, compagna, madre) e sono fotografa.
La mia partecipazione implica il mio sguardo che, senza giudizio, si fa narrazione.
La sfida, questa volta è duplice:guardare nuovamente, restituire con rinnovata fedeltà.
RINASCITA È RISVEGLIARSI e RIFIORIRE
Concedersi un’esperienza come questa – isolata e circoscritta, nel tempo e nello spazio – permette di concentrarsi sull’essenziale.
Per me è la luce.
Come il ri-sorgere del sole ogni mattina – e della luna tra le braccia della notte – stringersi in cerchio tra donne è innalzarsi, destarsi dal torpore del quotidiano, riattivare un ascolto profondo.
Rifiorire, nel duplice senso di sbocciare ed essere vigorose, forti, vitali.
RINASCITA COME ESITO e APPRODO
Loving The Mother è un seminario sul maternage: dedicato a tutte le donne e a ciascuna, riesce a essere un luogo di incontro e progettazione per chi si occupa di gestazione, parto e puerperio: gli anglosassoni parlano di birth keepers, noi le chiamiamo custodi della nascita.
Che sono ostetriche e doule, ma non solo.
Perché la maieutica è un arte (nel senso antico del termine, simile a tecnica) che riguarda ciascuno di noi.
Ci riguarda come esseri umani, tutti – nessuno escluso – nati dal ventre di una donna; e ci riguarda come professioniste e professionisti, nel momento in cui portiamo alla luce qualcosa di nuovo.
Ardiamo progettare e compiere.
E se la nascita ci ri-guarda, ossia ha a che fare con noi nuovamente, allora ci è sempre possibile rinnovarla.
Lavoriamo sulla nascita per una rinascita.
La nostra.
Il mio grazie va a voi, sorelle, ma-donne e compagne di questo cammino rinnovato.
Grazie Alice e grazie Alice, grazie Angelica, grazie Clelia, grazie Cristina, grazie Elena, grazie Elisa e grazie Elisa, grazie Federica, grazie Francesca, grazie Giuditta, grazie Ilaria e grazie Ilaria, grazie Lorena, grazie Lucia, grazie Luna, grazie Maria Angela, grazie Marianna, grazie Marzia, grazie Paola, grazie Roberta, grazie Robin, grazie Rubina, grazie Sara e grazie Sara e grazie Sara e grazie Sara, grazie Valeria.
Grazie ai vostri cuccioli, Anita, Elma, Lili, Lorenzo, Margherita, Massimo, Ruben e alle pance ancora misteriose.
Ai vostri compagni – anche solo accompagnatori – e alla splendida, discretissima Tanisha.
Grazie a King Charles, ospite squisito, e a chi ci ha raggiunte per condividere un pezzo di strada: Niccolò Giovannini, ginecologo, ed Emiliano Toso, compositore.
Luce: lontano dalla frenesia del quotidiano.
Odori, sapori, suoni, sguardi e un tocco gentile.
Vedo volti noti e nuovi visi.
I ncontro storie.
Nessuna è esclusa.
Guardo dentro di me – guardi dentro di te.
Tutte siamo partecipi.
Hands. Heads. Hearts.
Empatiche emozioni entusiasmanti.
Maternage d’assalto.
Occhi che imparano a vedere.
Tracce di tabù da trasformare.
Habeas corpus (inviolabilità personale).
Eccentriche eccellenze.
Rinascita.
Roberta
16 Novembre 2016 at 10:04Alle carissima,
leggendo questo tuo scritto e osservando le tue incredibili immagini mi commuovo. Rinasco nuovamente attraverso il tuo sguardo, rinasciamo tutte attraversando il canale che dai tuoi occhi arriva ai nostri passando per quell’arte che tu così magistralmente incarni. Ecco che sei ostetrica e doula dell’immagine custodendola così sacralmente nel tuo cuore e nel tuo pensiero che nello sbocciare essa diviene arte pura capace di risvegliare in ogni cuore i grandi sentimenti della meraviglia, dello stupore incantato, del sentirsi parte del tutto!
alle
16 Novembre 2016 at 11:11Senza di te, Roberta, non sarei arrivata a LTM né avrei fatto molti dei passi che mi stanno portando avanti: per questo io ringrazio te. Trasferire in immagini il senso di ciò che accade a Loving The Mother è una sfida grande. Sempre di più capisco che la chiave di volta è nell’escolto.
Seguendo la LUCE!
Rubina
16 Novembre 2016 at 18:07Alle carissima,
presenza costante, delicata, profonda,
compagna di viaggio
e osservatrice silenziosa,
artista appassionata,
anima leggera.
In ogni foto il tuo guardare, studiare, assaporare e ammirare,
in ogni foto lo sguardo di una e tante donne, il movimento, il colore, la vita e la rinascita!
Grazie del tuo lavoro prezioso ed unico, del talento, della capacità che hai di restituzione.
Dal tuo dono, nascono in me riflessioni e scoperte nuove.
Grazie ancora!
Rubina
alle
16 Novembre 2016 at 18:21Grazie a te per queste parole preziose. Mi spronano ad andare ancora oltre, più a fondo.
La fotografia è davvero un potente mezzo: concede (a precise condizioni) una visione del mondo speciale.
Attraverso uno strano gioco di presa-di-distanza-e–avvicinamento, come una lente di ingrandimento sui generis, può esplicitare le relazioni.
Per me è un incanto.