inVISIBILI

Ode all’adolescenza

Fotografie, colori, testi e due postazioni interattive per scoprire lo splendore di un’età – l’adolescenza – spesso considerata unicamente ‘di passaggio’ ma che invece è decisiva nella costruzione della propria identità, personale e sociale. Un’età che merita di essere guardata e vista!

Frutto di tre esperienze differenti ma congiunte (un set fotografico, un questionario anonimo, un esperimento di scrittura a cascata) che hanno coinvolto, in sei mesi, oltre un centinaio di adolescenti e giovani tra i 15 e i 25 anni, inVISIBILI offre l’opportunità a chiunque di interrogarsi su che cosa è importante nella vita, che cosa ci nutre e cosa, invece, ci ferisce nel profondo.

L’invito, per tuttɜ è semplice: #neldubbiotusplendi

STARE CON L’ADOLESCENZA

Le neuroscienze ci insegnano che l’adolescenza è davvero un momento unico della vita: pericoloso e creativo.
Mentre il corpo prende forma e forza, il cervello va creando e sostituendo innumerevoli connessioni che pian piano – poi – costituiranno una ‘salda’ rete neurale capace di interpretare il mondo in maniera efficace. Per sopravvivere.
Ma questo, appunto, poi.
Prima, in adolescenza, la questione vitale è… non morire. Sopravvivere, anzitutto a se stessɜ!
Un lavorìo quotidiano, sistematico e impegnativo, che porta l’adolescente a partorire il proprio sé adulto.
Un lavorìo prezioso, unico, fragile.
Un lavorìo spesso incompreso, indispettente… invisibile.

La filosofia (in particolare quella fenomenologica) ci insegna che, per essere, bisogna essere visti.
Da qualcuno che non sono Io. Da un Tu.
È infatti nello sguardo dell’altro-da-sé che ci si riconosce per ciò che si è (o si diventerà).
La vita, quindi, è relazione: entro la quale ciascuno e ciascuna di noi si ri-conosce.
Emerge dall’ombra, si dà alla luce, si fa non-più-invisibile.

Stare con l’adolescenza, quindi, significa anzitutto guardarla per vederla.
Ma stare con l’adolescenza significa anche nutrire l’adolescente che siamo stati e state (e che il nostro cervello può continuare a essere, in parte).
Stare con l’adolescenza significa, soprattutto stare: in ascolto, in costruzione, in evoluzione creativa, dalla parte di chi è più fragile.
Stare e stare bene. Anzitutto con se stessɜ.

Alle Bonicalzi, dalla cartella stampa della mostra inVISIBILI

NEL DUBBIO TU SPLENDI

inVISIBILI è un progetto per tuttɜ, nessunə esclusə.
È LGBTQIA+ friendly, antirazzista, transfemminista, accogliente delle differenze e laico: come dovrebbe essere il mondo intero.

Dando corpo, voce e luce al colore delle emozioni più vitali (la gioia, la sorpresa, ma anche la paura e la tristezza), inVISIBILI ci conduce a vedere il mondo attraverso gli occhi altrui, che è sempre un esercizio utile: di empatia e di democrazia!

Maggiori dettagli e backstage QUI.