Questo mese ho avuto la possibilità di incontrare online gli adulti: sia genitori sia insegnanti interessati e interessate alla visita guidata a Indicibile e al laboratorio creativo L’immagine e il volto. È stato entusiasmante condividere con loro ciò che in questi mesi ho sperimentato nelle scuole dei loro figli e figlie o delle e degli studenti a cui insegnano! Ecco una condivisione, alcuni commenti e le mie proposte per l’anno scolastico 2021-22.
Un’occasione per conoscere un ricco percorso condotto da una ricca Professionista, capace di comunicare… comunicare e non solo parlare!
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CON L’ASSOCIAZIONE GENITORI DEL LICEO GIOVIO
Sono davvero grata alla giovanissima Associazione Genitori del Liceo Giovio di Como – costituitasi proprio per proporre ai genitori dell’istituto (e non solo) spunti di riflessione, occasioni di incontro e confronto, supporto – per aver scelto il mio sguardo.
Uno step ancora più creativo, per sganciarsi dalla consuetudine.
Dopo aver incontrato ragazzi e ragazze del Giovio in autogestione, è stato bello trasferire anche ai loro genitori la bellezza emersa e i temi a mio avviso interessanti/importanti da tenere a mente oggi, soprattutto sul tema della privacy e dell’accettazione della propria immagine fotografica (e non).
Originale ed evocativa.

Ecco le donne splendenti del direttivo dell’Associazione Genitori, quasi al completo! Grazie di aver scelto #AITO
CON LA RETE DI EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE
Grazie è stata un’esperienza molto interessante che mi ha fornito spunti per approfondire temi importanti in forma ludica.
Il gruppo, che fa capo all’Istituto Comprensivo di Fino Mornasco, ha saputo mettersi in gioco con grande entusiasmo e una bella dose di autoironia (utilissima!).
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Dopo i laboratori in presenza realizzati a scuola, è stato bello confrontarsi sulla partecipazione delle e degli studenti, sulle potenzialità del gesto creativo in ambito didattico-educativo e sulla ‘grammatica visiva‘ – una competenza oggi sempre più preziosa.
È stato un incontro molto coinvolgente e sicuramente non noioso.
…trama e ordito…. CHE MERAVIGLIOSO INTRECCIO!
CHE COSA HAI IMPARATO DI NUOVO SU DI TE?
- Riproducendomi in modo buffo non vedo i difetti.
- Che la propria immagine e il sé possono essere affrontati da diversi punti di vista.
- Riesco a divertirmi anche online anche sotto ‘stress’. Di me stessa che posso avere tante facce e che tutto sommato meglio che appaia quella che ho naturalmente!



- Ho sempre considerato l’arte come un qualcosa che non mi appartiene; mi piace esserne spettatore ma non protagonista. Cimentarmi in questo laboratorio, però, mi è piaciuto; essere stata coinvolta con forbici, colla, scotch e avere creato comunque un qualcosa di diverso mi ha fatto capire l’importanza del provarci. Di base, faccio una cosa solo se ho certezza di saperla fare; invece ho scoperto che non devo mettere limiti e provarci sempre senza aver il timore o la pena di essere giudicati negativamente. Nelle cose giuste e sbagliate proprie di ogni individuo, l’importante è l’accettazione di se stessi e la consapevolezza che la diversità rimane una risorsa.
Non mi piaccio mai nelle fotografie, in questo caso invece le ho apprezzate. Da super-precisa quale sono dovrei essere meno critica su me stessa. Grazie dell’opportunità data.
- […] Credo fortemente nella comunicazione in tutte le sue forme, l’arte è un mezzo di comunicazione ad oggi fondamentale, siamo travolti sui social di mille informazioni a volte anche sbagliate, riuscire a comunicare e a far smuovere le coscienze trattando questi temi che purtroppo ad oggi sentiamo e vediamo credo che sia molto positivo, credo fortemente nella ‘rete’ e nel ’far rete’: più gente siamo, più riusciamo ad aiutare le persone.
- Potrei essere più creativa… BASTA POCO! BASTA ME STESSA!
- Che mi piacciono anche le attività pratiche.
- Che il giudizio degli altri non mi definisce, tutto quello che ho fatto nella vita, le mie esperienze mi hanno forgiato e mio hanno fatto diventare quella che sono. Grazie per la bella esperienza.
- Che se anche sono a pezzi posso essere bella ugualmente (la frase sul mosaico mi è entrata dentro).
A SCUOLA DI FOTOGRAFIA (FILOSOFICA)
L’esperienza laboratoriale di questo (strano) anno conferma quanto vado progettando e proponendo da qualche anno: chiunque dovrebbe studiare fotografia.
Non chi ignora l’alfabeto, bensì chi ignora la fotografia
sarà l’analfabeta del futuro. (Laszlo Moholy-Nagy)
Ogni scuola (soprattutto le secondarie di primo e secondo grado) dovrebbe attivare un per-corso fotografico commisurato alla propria utenza e finalizzato a potenziare e integrare il programma classico, qualunque esso sia.
E non per diventare tutte e tutti fotografi, ma cittadine e cittadini consapevoli del mondo digitale e iperconnesso attuale.
Proprio per questo che ho elaborato AITO, un metodo filosofico per approcciarsi sia alla tecnica sia alla teoria (e alla storia) della fotografia: Attraverso i tuoi occhi.
Chi l’avrebbe mai detto?!?
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Il ‘dietro le quinte’ della versione online del laboratorio L’immagine e il volto (attivabile anche in presenza!).