Intervista a Debora Candian (@LikeLakeComo) e alla figlia Carola (III media) che hanno amato a tal punto la mostra Indicibile e le opere che la compongono, da averne acquistate quattro per la propria collezione.
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Debora, tu sei stata la primissima persona che, saputo di Indicibile (ancora in fìeri), ne ha colto profondissimamente il senso! Che cosa ti ha colpita fin da subito?
Mi ha colpita immediatamente la modalità «virtuale» che hai escogitato per dare vita a questo evento. In un periodo dove tutto sembra vietato, mi ha trasmesso un senso di libertà incredibile.
L’ho vista come l’opera nell’opera. Organizzare una mostra quando non si può; intitolarla Indicibile e invece dirlo a chiare lettere attraverso dei manifesti appesi in tutta la città; dichiararla coraggiosamente «virtualmente non autorizzata», credo sia stato non solo il mezzo per comunicare la mostra ma anche il messaggio stesso delle tue opere.
Su tuo suggerimento e con il tuo aiuto, Indicibile ha debuttato anche su Instagram (@Indicibile2020): un uso potenzialmente ‘artistico’ dei social è possibile?
Assolutamente sì, lo vediamo ora in tempo di pandemia più che mai. Instagram è uno strumento di socializzazione, di condivisione, di informazione. Seguire i profili che ci interessano ci permette di essere informati costantemente e in tempo reale. È vero, può sembrare riduttivo ma ci sono tutti i riferimenti per approfondire ciò che desideriamo. Amo che il pubblico sia trasversale, di moltissimi paesi del mondo, di ogni età, di ogni grado di istruzione, con la stessa possibilità di comunicare. L’arte è un linguaggio internazionale che arriva all’anima prima che all’intelletto e io credo che Instagram sia un mezzo di comunicazione aperto a questo tipo di linguaggio.
È vero che i social possono essere anche pericolosi per i contenuti superficiali e volgari in cui si può incappare. Credo che sia proprio questo il punto: fare in modo che i social si riempiano di contenuti di valore, tra cui l’arte in ogni sua forma.
Tu, come me, sei un’appassionata sostenitrice del motto «la bellezza salverà il mondo»: in che senso e perché, secondo la tua esperienza?
Perché la bellezza implica rispetto, gentilezza, cura, amore, passione ma anche impegno, lavoro, fatica. Tutte cose richiedono tempo e attenzione. Ecco, se noi spendessimo il nostro tempo a guardare con attenzione quanta bellezza c’è intorno a noi e ce ne prendessimo cura, ci renderemmo conto che non c’è posto per altro, avremmo una vita piena di bellezza.
Carola, so che anche tu hai apprezzato da subito Indicibile e ne hai sostenuta la presentazione nella tua scuola: non hai pensato che fosse un tema (quello della violenza di genere) troppo duro o difficile per voi ragazzi e ragazze?
No, non ho pensato che fosse un tema difficile, anche perché ne avevamo parlato con le professoresse già in precedenza ed era stato facile da capire, anche se duro.
Ero però preoccupata della reazione di alcuni miei compagni, soprattutto di alcuni maschi, perché spesso fanno battute stupide e maschiliste.
A te personalmente che cosa ha colpito di più della mostra virtuale e delle opere?
Già il fatto che fosse virtuale, mi ha colpita molto perché non sapevo che si potesse fare. Vedendola poi per le vie di Como che conosco, pensavo fosse vera.
Delle opere mi ha colpita e allo stesso tempo mi è piaciuto molto l’abbinamento delle frasi alle opere. Alcuni li ho trovati subito chiari, per altri ho dovuto riflettere di più e ho trovato più di un significato.
A te è mai capitato di riconoscere commenti sessisti? Come hai reagito?
Un paio di miei compagni di classe purtroppo danno spesso risposte sessiste tipo «stai zitta tu e vai a stirare» oppure quando è capitato di parlare di lavori domestici hanno detto «lavori da donne». Tra me e me ho pensato che fossero degli stupidi ma ho lasciato correre.
Io ho sempre associato il sessismo e la violenza di genere al bullismo. Tu cosa ne pensi? Cosa consiglieresti a chi ne è vittima?
Sì, penso che sia simile al bullismo perché l’atteggiamento è quello di sentirsi superiori nei confronti dei più deboli, anche se non è così.
Voi due, madre e figlia, avete deciso di acquistare alcune opere di indicibile: con che criterio le avete scelte?
Le abbiamo guardate tutte più volte. Erano tante a colpire la nostra attenzione. All’inizio avevamo deciso di sceglierne una a testa e siamo andate ad eliminazione. Abbiamo scelto le frasi che direttamente o indirettamente abbiamo vissuto. Purtroppo erano più di due… alla fine ne abbiamo scelte quattro, due a testa.
Dove le metterete? Come le esporrete?
Abbiamo scelto delle cornici semplici per non togliere l’attenzione alle fotografie. L’intenzione è di appenderle ad una parete in sequenza. Per il momento sono esposte in soggiorno a coppie su due mobili vicini, accanto a dei fiori recisi.
Madre e figlia coinvolte nella stessa ‘esperienza artistica’, che meraviglia! Vi capita spesso di parlare di arte o di fruirne insieme?
Siamo entrambe appassionate d’arte ma di diverso genere. Carola ama la danza e la musica (suona l’arpa celtica). Io amo la pittura contemporanea, la scultura e la fotografia. Tra noi c’è più uno scambio che una condivisione, anche se qualche volta riusciamo a coinvolgerci l’un l’altra, andando insieme a vedere mostre, concerti o spettacoli teatrali. Indicibile è stata la prima vera e propria esperienza insieme, complice il lockdown che ci vede lavorare e fare scuola da casa, dove tutto è condiviso.
L’argomento poi ci ha colpito fin da subito, forse per il modo ‘moderno e artistico’ di affrontarlo.
La tua generosa offerta poi, di poter portare nella scuola di Carola la mostra ci ha entusiasmate ed ha entusiasmato le docenti e le ragazze e i ragazzi… più di 120 collegati !
Un’esperienza artistica condivisa, secondo voi, può cementare un rapporto*? Perché?
Sicuramente sì perché come dicevamo, l’arte arriva al cuore e fa scoprire a noi stessi e all’altro qualcosa di profondo, che forse rimarrebbe altrimenti celato e ci concede quel tempo per dedicarci all’ascolto e alla riflessione.
Ma l’arte è anche gioia, divertimento e leggerezza… tutti ingredienti importanti in un rapporto vero.
Grazie per le vostre risposte, la vostra passione e il vostro sostegno!
Grazie di aver scelto il mio sguardo per volgere il vostro verso un orizzonte condiviso.
#StayBright
Alle
Per acquistare le opere incorniciate da Galp vai allo shop.
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(sempre in tiratura limitata, timbrate e firmate),
scrivimi.
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* Grazie al confronto con Debora e Carola e agli spunti emersi, è nata INDICIBILE BELLEZZA: un laboratorio creativo in 5 appuntamenti per adolescenti in coppia con un genitore. Un’opportunità unica per dialogare insieme, a partire da sé, dal proprio volto e dalla propria immagine fotografica, alla scoperta dell’unicità di ciascuno e ciascuna.
Un inno allo splendore – fragile e selvaggio – dell’adolescenza!