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Sono una fotografa di matrimoni.
Ma non faccio solo foto.
Accolgo, osservo, progetto, personalizzo, curo, metto in scena e nella luce migliore la scelta dei miei sposi.
Lo faccio scattando, stampando e impaginando.
Lo faccio nel totale rispetto delle leggi che tutelano i diritti e i doveri miei e del consumatore.
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Fotografare, per me, è prendere posizione sul mondo. Esprimere un’opinione, raccontare un percorso.
Nel caso della fotografia di matrimonio, tutto ciò non è solo auspicabile, ma estremamente coinvolgente ed emozionante.
E, tuttavia, il godimento di questo patrimonio – secondo me – non è solo immediato e non è certo ‘virtuale’.
Le fotografie del vostro matrimonio devono coinvolgervi, e devono farlo a lungo, nel tempo.
Ecco allora che la destinazione naturale del servizio fotografico, per me, è stampato e impaginato in un album (sia esso classico, o un moderno fotolibro, o uno scrigno di singole stampe di altissima qualità).
Il mio lavoro comincia con lo scatto, ma procede con la selezione, lo sviluppo e la messa in sequenza delle immagini, e termina (se me lo concedete), con la messa in pagina.
Fedele al mio stile ‘narrativo’ e alla mia provenienza (editoriale), gli album che propongo ai miei sposi vedono le fotografie affiancate anche da testi, disegni, grafiche… una sinfonia, una danza che possa raccontare al meglio un giorno speciale! Il più bello della vita? Chissà, ci sono così tante cose, in una vita… Ma uno dei più belli da raccontare per immagini questo sì.
Che cosa vorrai rivedere tra cinque o cinquant’anni?
Fotografie il più possibile spontanee.
Ricordi di momenti vissuti davvero (non messi in scena).
Sequenze narrative, che raccontino una storia, la vostra.
Ma anche quella dei vostri amici, dei famigliari, degli ospiti.
Testi, disegni, musica a corredo…
Impaginazione e album a regola d’arte; stampe di altissima qualità.
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Poiché io ho un profondo rispetto per il lavoro e per le persone coinvolte, ho improntato di conseguenza il rapporto con i miei clienti.
Fedele alle linee guida promosse da TAU Visual, l’Associazione Nazionale Fotografi professionisti di cui faccio parte, offro la totale serietà professionale e trasparenza contrattuale, anche e soprattutto per ciò che riguarda la fotografia di matrimonio.
Non ci sarebbe bisogno di specificarlo, ma tant’è…
Iscritta all’albo degli artigiani, ho una regolare partita iva, emetto regolare fattura (anche se, purtroppo, al privato non serve) e pago regolarmente le tasse (anche se sono esagerate).
Condanno il lavoro ‘in nero’, piaga del nostro Paese e cancro che ammorba la libera impresa e il lavoro creativo.
Non posso e non voglio competere con chi, invece, evade il fisco.
Conscia del delicato equilibrio tra diritto di cronaca e diritto alla privacy, garantisco ai miei clienti la libertà di scelta circa l’esposizione del materiale che li riguarda. In particolare sostengo e promuovo il rispetto alla privacy dei minori, a partire dalle mie figlie.
Genitori: siate parchi nell’esposizione mediatica dei vostri bambini!
Potranno non gradire.
Faccio un lavoro bello e delicato: racconto momenti speciali. Sostengo altresì l’importanza e il valore del diritto all’intimità.
Anche in presenza di liberatoria, non pubblico mai interi servizi privati: vi sarò grata se mi concedete il consenso per mostrare alcuni scatti a sostegno del mio lavoro e della mia attività, ma le vostre fotografie sono essenzialmente vostre!
Come lavoro, dunque?
Con trasparente rigore contrattuale e fiscale.
Nel rispetto delle leggi, dei diritti e dei doveri: miei e vostri.
Con cura: rispettando privacy, intimità e tutela dei minori.
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