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TEORIA E PRATICA DELLE FOTO DI FAMIGLIA – PARTE II

REGOLE PRATICHE – POCHE, SEMPLICI, SENSATE!

Non è la prima volta che parliamo di foto di famiglia, ma stavolta ne affrontiamo un aspetto molto concreto, ossia quali siano le regole pratiche utili da seguire.
Utili per la fotografa e utili per la famiglia fotografata!

Che la famiglia sia grande o piccina, che i suoi componenti siano più o meno giovani, in cosa consiste la pratica delle foto di famiglia?
In concreto, valgono poche ma essenziali ‘regole’:

• scegliamo un luogo e un momento che ‘abbia senso’ per voi (ossia comodo, facile e opportuno): posso venire a casa vostra, oppure possiamo raggiungere un luogo da voi amato (un parco, una piazza, un locale).

trucco e parrucco minimi o nulli (non tagliatevi barba o capelli il giorno prima della sessione fotografica: potreste non sentirvi a vostro agio ed essere immortalati così… per sempre!).

• vestitevi in maniera sensata: coordinati è bello (tipo con un colore predominante), ma tutti uguali è ridicolo!
Scritte, marchi o fantasie bizzarre distraggono e sono spesso mode passeggere: stancano in fretta e datano inutilmente le foto.
Meglio optare per un abbigliamento che sia:
– comodo
(in cui vi sentiate assolutamente voi stessi…);
– sobrio (anche accessori molto vistosi – orologi, gioielli – sono da evitare, perché superflui);
– pensato (minimamente, in modo che ‘abbiate senso come gruppo’… quindi, tipicamente, colori classici – blu, nero, jeans, bianco – magari con tocchi di un unico colore anche ardito – rosso, verde acido, turchese… );
– divertito (cioè: non state a diventare matti, non prendetevi troppo sul serio e siate voi stessi!).

• per quanto possibile, progettiamo insieme una piccola attività/gioco specifica per la sessione di scatto un’idea per avere sia un tema sia ‘qualcosa da fare’ quel giorno… uno spunto (concreto per voi e visuale per me) per divertirci di più, rilassarvi e – alla fine – raccontare davvero qualcosa («ti ricordi quel giorno che abbiamo giocato con l’acqua/i palloncini/i fiori»… che è assai più  interessante/vero/intimo di «ti ricordi quel giorno che abbiamo fatto le foto»)!
Ma qui si sfora nel cosiddetto ‘reportage quotidiano’ o daily life, che racconteremo in dettaglio presto.

In una singola frase: lasciate che io vi racconti di voi!

Dal più grande al più piccino, tutti e ciascuno.
Perché per cimentarsi nella pratica delle foto di famiglia bisogna anzitutto essere famiglia!

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Serve un po’ di tempo e tanta fiducia.

Non è facilissimo, ma può essere molto bello e – sicuramente – di valore!

~ • ~

Con l’occasione, torno a ringraziare tutte le famiglie che hanno avuto fiducia in me e mi hanno affidato la propria narrazione e rappresentazione.
Ringrazio chi mi ha concesso l’utilizzo di alcune fotografie per la promozione del mio lavoro e anche chi ha preferito mantenere private le proprie immagini. Sono grata agli uni e agli altri parimenti, così come rispetto entrambe le scelte.

Per me è sempre un onore e un privilegio fare un pezzo di strada con qualcuno, non solo in teoria ma, anzi, soprattutto in pratica!

PS. Hai letto la riflessione da cui nasce questo articolo?
(TEORIA e PRATICA delle FOTO DI FAMIGLIA – parte I)

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