Arianna
FLEUR
Volevo che il mio ostacolo trasparente (creato ad hoc) modificasse sensibilmente l’oggetto, lasciando intravedere la sua concretezza ma contemporaneamente trasformandolo.
Mai come in questa foto ho capito che mi piace ritrarre il reale per trasformarlo in altro, che reale non è più ma è comunque, poiché l’effetto quadro è realizzato per davvero: ho frapposto tra soggetto e reflex una striscia di domopack, sulla quale ho dipinto i colori che vedevo dall’altra parte (i colori, non le forme).
Ho postprodotto modificando la tinta e aggiungendo la vignettatura (che di solito ritengo un po’ invadente, ma qui mi piace molto)
Il risultato è molto soddisfacente, son contenta!
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Beatrice
TAGLIO NELL’ANSIA
Considerando la fotografia come una forma d'arte mi è inevitabile riversarci le mie emozioni di conseguenza cerco di catturare momenti e circostanze che rispecchino il mio stato d'animo. 
In una mattina agitata e piuttosto ansiosa mi sono voltata, ho osservato, ho riflettuto e ho scattato rapidamente: uno specchio quasi del tutto appannato (ansia), illuminato però dal sole debole del primo mattino (forza). Il risultato mi piace, nonostante la sua semplicità. 
(Avendo la macchina fotografica in riparazione mi risulta difficile applicare tutte le tecniche che ci hai spiegato alla perfezione... cerco di arrangiarmi come meglio mi riesce con il cellulare) 
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Benedetta
UN SORSO D'ESTATE
1/30 sec. f 3,1 4mm
Ultimamente l’alternanza di freddo e pioggia hanno acceso in me la mancanza dell’estate.
Ho cercato di rappresentare la rassegnazione dell’attesa “rinchiudendo” le conchiglie in una gabbia; da un lato le allontana, dall’altro le preserva. L’acqua è sia mare che pioggia e costituisce un ostacolo molto particolare. Agisce sulle conchiglie e anche sul bicchiere (secondo ostacolo). Entrambi hanno il potere di modificare la forma di ciò che colpiscono e di conseguenza linee, luci ed ombre non combaciano più con l’originale e si crea una sorta di puzzle sgangherato. Ho scelto acqua e conchiglie perché richiamano immediatamente l’estate, il bicchiere è venuto di conseguenza.
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Cecilia
ILLUSIONE
f 3,2, 1/900, ISO 100
Ho scelto come ostacolo trasparente una vetrata dietro alla quale vi erano degli alberi di aranci.
L’ostacolo trasparente ha trasformato le sagome degli alberi in uno schermo.
Il panorama e la persona sono alle mie spalle, ma sembrano al di là della vetrata.
Ho usato la fotocamera in modalità di scatto AUTO.
Mi piace il soggetto, non molto l’inquadratura e i colori.
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Elena
VORTICE
f/5, 1/80, ISO 320
Distanza focale: 45 mm
In questa foto volevo l'occhio a fuoco e il vasetto che ho utilizzato come ostacolo trasparente sfocato. Mentre facevo la foto però ho pensato di bagnare il vasetto quindi sono a fuoco le due gocce d'acqua al centro della foto. 
Sono abbastanza soddisfatta anche se l'occhio non è perfettamente al centro del vasetto. Mi piace molto però la sfocatura perché da proprio l'idea di un vortice.

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Francesca
SCALE SPIRITOSE
Nel tentativo di creare un'atmosfera spettrale per le scale di casa, dopo una serie di tentativi , ho messo un foglio di pellicola trasparente da cucina sul para ombra dell'obiettivo , stropicciata un po' al centro. Ho usato la messa a fuoco manuale perché altrimenti la macchina non mi faceva scattare la foto. Ho usato il programma manuale con 6400 di ISO, 5.0 diaframma, velocità di scatto 1/6 .
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Gennj
TROVARE IL PROPRIO FUOCO
f 13; 1/30; ISO 800
Questo vetro smerigliato è l'unico vetro "particolare" che ho in casa. Ho pensato di metterci dietro dei soggetti per me bellissimi: i miei figli. Sono stata subito colpita dal fatto che più vicino=più a fuoco. Con questo mio figlio, quasi adolescente, mi è subito venuto in mente il paragone dell'essere a fuoco dietro quel vetro e la ricerca del suo fuoco nel futuro.
Il bianco e nero mi sembrava ancora più adatto
La foto mi piace, anche se avrei voluto l'occhio più a fuoco.

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Giovanna
COLORI
f3.9; 1/60; ISO 140
La foto prende spunto da una sera in cui ero ferma a un semaforo, pioveva e attraverso il vetro pieno di gocce vedevo le luci colorate davanti a me senza che si capisse da cosa provenivano.
Quella foto l’ho pubblicata con Instagram.
Ma non volevo presentare quella foto (che sembrava un quadro astratto e mi piaceva molto) ma volevo sperimentare qualcosa d’altro.
Volevo riprodurre l’effetto del intra/vedere dei colori attraverso un vetro trasparente.
È stata effettuata in casa in una giornata di sole, con la macchina foto su un cavalletto.
In fase di salvataggio sul PC ho modificato i colori.
Ultimamente mi piace fotografare particolari che non facciano capire cosa sono realmente (in questo caso una brocca trasparente con un bicchiere blu dietro).

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Gloria
GEOMETRIA DI UN PROFILO
L'idea di partenza nasce dalla volontà  di rappresentare il profilo di una persona in parte "velato" da una superficie semitrasparente.
Mi piace l'idea di evidenziare in un'unica immagine più contrasti:
-  linea curva del profilo contro linea retta del lato del foglio semitrasparente;
-  nitidezza di volumi e colori della parte superiore contro l'effetto sfocato nella parte inferiore.
Osservazioni ulteriori.
La linea che taglia in due l'immagine parte esattamente dall'angolo in basso a sx, passa dalla punta del naso e segue l'angolazione dell'occhio. La bocca con rossetto rosso purtroppo non si intravede. Un peccato!
Lo sfondo bianco esalta la purezza dell'immagine (almeno nelle intenzioni). I colori sarebbero dovuti essere solo tre: nero dei capelli, bianco dello sfondo, rosso della bocca (non riuscito).
Per realizzare l'immagine mi sono fatta aiutare da mio figlio che si è prestato da modello in una fase iniziale, e che successivamente, stabilita inquadratura, luce, posizione ed angolazione del foglio rispetto il viso, ha premuto il tasto!
Sono soddisfatta? No, la resa complessiva non mi soddisfa anche se trovo che l'idea di partenza sia buona.

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Ivana
SENZA TITOLO
L’intenzione era fotografare attraverso la finestra una forma ma mettendo in primo piano il  movimento dell’acqua  che ho provocato all’interno spruzzando continuamente acqua sul vetro e trovando la luce che desse questa impressione. Per fare questo ho allagato la casa... ma la foto mi piace. 
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Joachim
LUCY IN THE SKY 2
f 5.6,0.5 sec, ISO 100, 49 mm, macchina a cavalletto, foto a colori.
Ho fotografato una chitarra attraverso il muro di cemento vetro che ho in casa, sfruttando l'effetto prisma irregolare delle mattonelle, che ha "triplicato" l'unico strumento.
Il set: posizionato circa 3,5 metri dal muro di vetrocemento; la macchina era nella stanza buia accanto; illuminato con lampade e una finestra aperta a destra (lontana).
Avvicinando la camera molto alla mattonella sono riuscito a fotografare la chitarra (le chitarre) riconoscibilmente; il tutto è diventato abbastanza psichedelico, da lì il titolo, che allude alla canzone dei Beatles.
La foto originale in raw ho giusto trasformato in jpg; tutto il resto è originale. La particolarità di queste foto è che o metto a fuoco la prima superficie incontrata della mattonella vetro, che fa risultare completamente fuori fuoco l'immagine delle chitarre, o (manualmente) cerco di mettere a fuoco il più possibile gli strumenti, che tuttavia non risultano mai nitide; ho optato per la seconda variante.
È diventato un bel teatrino con le chitarre sopra un'onda scura.
Ho sempre una brevissima associazione di un dipinto Rockockò di una chiesa bavarese (tanto la foto è un po' Rock ;-) ) . Mi piace anche questa tra tutte.

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Lara
TRANQUILLA D’INVERNO
f/2,0; ISO 100
Ho fotografato la natura attraverso il vetro dell'auto in una giornata piovosa.
Mi piacevano le gocce di acqua sul vetro.
Volevo fotografare la pianta e il cielo attraverso la trasparenza dell'acqua.

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Marina
STAZIONE DI MODENA
Cosa volevo/come ho agito/perché: volevo scattare una foto in cui si intravedeva un vetro grazie ai riflessi creati sopratutto dalla luce. Quindi ho deciso di posizionarmi all'esterno della stazione, e di far mettere la ragazza dietro a questo portone. Grazie alle luci artificiali dei lampadari ho ottenuto il riflesso che cercavo e, aspettando il momento giusto, sono riuscita a prendere anche il riflesso di un passante che si intravede sulla sinistra. Non sono sicura di aver seguito bene la consegna, perché il mio soggetto si vede bene, è il vetro che si intravede, ma ho pensato, anche grazie alla lezione precedente, di "sottolineare" la presenza della vetrata con l'aiuto della luce.
Ce l'ho fatta: il risultato finale a me piace, anche se col senno di poi l'avrei "fatta meno rosa", ma ho ottenuto lo scatto che cercavo e sono abbastanza soddisfatta, anche se la foto è abbastanza sgranata.
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Nevio
SENZA TITOLO
Il mio intento era di scattare una foto ad un oggetto posto dietro una "cascata", avendo considerato che altri filtri non risultavano soddisfacenti. La foto mi sembra ancora piuttosto sovraesposta, ma non sono riuscito a correggerla tramite elaborazione. Almeno sono riuscito a ritagliarla.
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Paola
TRAPPOLA DI GHIACCIO
f 3,1; 1/6 sec.; ISO 400; 4 mm
Per questo compito avevo in mente di fotografare una persona piuttosto che un ambiente o un oggetto, perché mi piaceva l’idea che ci fosse un soggetto dietro l’ostacolo semitrasparente. E’ stato arduo trovare l’ostacolo, perché più che acqua, bolle e fumo non riuscivo a individuare un qualcosa di significativo; alla fine ho optato per la mia fidata, scontatissima porta in vetro. Come da titolo, l’idea è che al di là ci sia una persona che sta tentando di capire come liberarsi da quella che richiama una lastra di ghiaccio. Per amplificare l’effetto ghiaccio/freddo ho inserito una cornice sfumata di colore bianco. Per quanto riguarda il risultato, forse è una foto che ha poco da dire (e allora, ahimè, non ci siamo), però non mi dispiace per come è venuta.
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Raffaele
SOTTO È SOPRA
f 20; 25”; ISO 200;95 mm
L’idea di base era di utilizzare una lente che mostrasse un particolare, anche macroscopico, lasciando intravvedere il resto. L’idea della lente è nata a caso aprendo un cassetto, appoggiando la lente sulla scrivania mi ha attratto il sotto sopra. La clessidra purtroppo è stata l’alternativa a una giornata di sole con un paesaggio stravolto in modo ordinato. Direi che in questo ripiego ho lavorato con diaframma ed esposizione per raccogliere più particolari possibili. La foto non mi soddisfa a pieno, mi appaga dal punto di vista dello scatto perché ho cercato di lavorare con la luce (pessima) della mia camera e con il diaframma (per la profondità di campo). Ho trovato interessante anche ciò che ho ottenuto (frutto di “game” con i file raw) in fase di post-produzione.
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Sabrina
MISTERO
f4.5 - 5 sec - ISO 100  - 105 mm
La prima cosa a cui ho pensato è scegliere la trasparenza e ho pensato subito al ghiaccio...trovo abbia un suo fascino particolare e allora ho pensato a cosa mettere 'dietro' (una mela, bella, rossa, scelta per il contrasto di colore con il ghiaccio) e a come realizzare il tutto. Ho fissato la mela nell'acqua, risultando poi 'incastonata' all'interno del ghiaccio ma ahimè il risultato non è stato soddisfacente in quanto il ghiaccio avrebbe dovuto essere più trasparente e invece era troppo bianco tanto da non far riconoscere che c'era una mela e, la mela doveva essere perfettamente al centro del ghiaccio (e non una parte scoperta e oltretutto è storta).
Poi, che ridere, non riuscivo a far stare in piedi il ghiaccio e l'ho fissato con un cucchiaino...peccato che nella foto si veda e io non sia capace di correggere la foto
Per la luce: buio e una fonte di luce alla destra della lastra e una dietro....tavolo spostato dalla parete in modo che lo sfondo fosse 'illeggibile'.
Ce l'ho fatta? No... per lo meno non è venuta come l'avevo pensata... la mela doveva essere visibile e leggermente più colorata (rossa). Se il ghiaccio fosse stato più trasparente si sarebbe visto di più l'effetto di illuminazione dal retro

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Serena
PERSI IN UN BICCHIER D’ACQUA
Dati Exif: 1/15 4.5 iso100

Ho provato a giocare con il riflesso creato da un bicchiere pieno di acqua. Inizialmente sono partita con un solo soggetto, poi ho pensato che sarebbe stato più interessante con due soggetti che si scambiano metà viso all’interno del bicchiere.
Per scattare la foto mi sono servita di un bicchiere cilindrico abbastanza alto per fare in modo che i due visi ci entrassero verticalmente. Per lo sfondo ho usato una giacca nera.
Ho voluto trattare questo soggetto perché mi sono accorta che guardando attraverso un bicchiere pieno di acqua, si vede quello che c’è dietro riflesso verticalmente.
Non sono riuscita pienamente nel mio intento perché i due visi non sono perfettamente allineati, comunque sono abbastanza soddisfatta del risultato.

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Silvia
SPECCHIO RIFLESSO
f/2.8; 1/45 sec; ISO400; distanza focale 4mm
Volevo fotografare i miei bambini attraverso la vetrata all’interno al museo; durante lo scatto ho notato che uno dei vetri parapetto non solo distorceva l’immagine sfocando i miei “bersagli mobili” lasciando intravedere sia le persone al piano inferiore sia il panorama al di fuori della vetrata, ma creava un particolare effetto specchio.
Matteo che corre sulla destra si riflette con la “sua” sagoma cresciuta di Alessandro sulla sinistra, e l’immagine sullo sfondo al centro di Tommaso tagliato a metà (la parte destra del corpo era nascosta dalla doppia vetrata) è specchiata come se fosse fotografato per intero.
Mi piace che si intravedano tre soggetti in secondo piano, ma mi sarebbe piaciuto rendere meglio il gioco di geometrie creato dalle vetrate con le luci sul soffitto.
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TOBIA
OLD POSTCARD
f/7,1; 1/40 sec.; ISO 400
Ero molto indeciso a ‘sto giro... sono andato per l’originale.
La foto è stata fatta col flash attraverso un rettangolo di plastica trasparente di cui si nota chiaramente il profilo... avrei voluto fosse un po’ meno luminosa la parte della pietra sotto ma va beh... avrei preferito anche si vedessero meglio un po’ delle gocce di pioggia sulla plastica... in generale sono abbastanza soddisfatto.