la cornice perfetta non si vede

La cornice perfetta non si vede

Cornice è ciò che inquadra un’immagine, ma anche ciò che circonda una superficie o, addirittura, un evento: tra il quadro, il contesto e la corona o – meglio – il coronamento di un’opera.

Ecco la storia di come, dalla sessione fotografica, si arriva ad appendere una splendida fotografia alla parete.

Questa storia è la storia di un percorso circolare che è un abbraccio.
Che parte dallo sguardo che il soggetto ritratto getta su di sé prima di iniziare la sessione fotografica, per giungere a quello stesso sguardo su di un sé dato alla luce, partorito e cinto.

Incorniciato.

E, credetemi: la cornice perfetta non si vede.
Presenta, supporta, consegna il proprio contenuto alla vista.
Incorona la visione.

la cornice perfetta non si vedeDALLA SESSIONE FOTOGRAFICA ALLO SVILUPPO DELL’IMMAGINE

Uno degli aspetti particolari di una sessione di ritratto in light painting è che il grosso del lavoro si fa live: di persona, nella collaborazione tra fotografa e modella.
Ogni traccia di luce, ogni pennellata di colore e ogni trama intessuta è frutto della performance realizzata di persona, insieme.
La fase di sviluppo dell’immagine – sempre necessaria e parte integrante della fotografia – è perciò molto poco impegnativa: ci si limita a regolare i contrasti, eliminare eventuali sporcature dell’obiettivo, valutare il grado di saturazione e poco più.
In un attimo l’immagine è pronta per andare in stampa: degno coronamento del lavoro svolto (guai se un ritratto in light painting rimanesse imprigionato nell’hard disc di un computer, perfettamente digitalizzato ma privo di corpo e luce!).

la cornice perfetta non si vede

la cornice perfetta non si vede DALLA STAMPA AL PACKAGING

La stampa fine art digitale si chiama stampa giclée e prevede inchiostri e carte di altissima qualità, resa fedele e tenuta nel tempo!
A seconda dei casi, io amo stampare o su carta di cotone (calda, materica, densa) oppure su carta perlata (vibrante e luminosa). Per i ritratti in light painting scelgo spesso il formato A3+ (33×48 cm di pura meraviglia!).
Il problema vero, per consegnare una fotografia che comincia ad avere dimensioni importanti, è come impacchettarla con cura… come contestualizzarla.
Una buona soluzione è un tubo di cartone, con diametro sufficientemente ampio da non esigere un’arrotolatura serratissima: ché anche così la fotografia soffocherebbe!

la cornice perfetta non si vede

 

DALLA CORNICE PERFETTA ALL’ESPOSIZIONE

Ma il punto è: che cosa ce ne facciamo di quella fotografia, infine?
Va distesa, disposta ed esposta.
Va maneggiata e ammirata.
Va incorniciata.

Di recente ho fatto una scoperta sconvolgente, grazie a Paola e Mauro Colombo di Galp, la bella galleria d’arte di Olgiate Comasco cui mi rivolgo spesso per passepartout, cornici e vetri…
Vetri normali e vetri speciali, eccezionali: come il vetro museale!

Se non sai cosa sia, sappilo: una volta visto… cioè… scoperto, non potrai desiderare altro per le immagini che ami.
Perché il punto è che non si vede.
C’è.
Protegge la fotografia dai raggi UV.
Custodisce il suo splendore.
Annichilisce ogni riflesso.

Ma.
Non.
Si.
Vede.

E, soprattutto, non ti vedi tu che guardi, riflesso e sovrapposto a ciò che vai rimirando.
Un’esperienza incredibile.
Di quelle che non ci credi se non ci metti mano. Letteralmente.

la cornice perfetta non si vede

 

Pensi che la fotografia incorniciata qui sopra sia protetta dal vetro solo per metà?
Ti sbagli.
A destra c’è un vetro normale.
A sinistra c’è il vetro museale.
C’è.

Ma non si vede.

DAL MIO SGUARDO AL TUO, E VICEVERSA!

Perché – e lo andiamo dicendo dal principio – se la cornice perfetta non si vede, il vetro perfetto non solo non si vede, ma non fa sì che tu non ti veda riflesso o riflessa.
Solo così lo sguardo di chi osserva arriva al cuore dell’immagine e incontra lo sguardo che le ha dato origine, luce e vita: quello della modella su di sé e, in ultima analisi, lo sguardo della fotografa sul mondo.

Bello incontrarsi così.
In un abbraccio virtuale che incorona un’esperienza luminosa.

La cornice perfetta, invisibile, in cui si inscrive il mio lavoro.
Al tuo servizio.

 

 

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