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Business portrait headshot

Il ritratto professionale o aziendale, cosiddetto business portrait, non è un’arte ma una tecnica: più o meno raffinata e creativa a seconda di chi la mette in scena. Tipicamente in verticale (ma l’orizzontale funziona meglio sui social!) a mezzobusto o a figura intera, spesso su fondo neutro (ma anche ambientato è bello), a colori o in bianco e nero a seconda del mood e della destinazione d’uso, il ritratto professionale è un biglietto da visita di cui oggi nessuno e nessuna può fare a meno. Ecco perché per raccontare la tua professionalità serve la mia!

Business-portrait

Ritratto ambientato in esterna, formato landscape utile per i social network.

Business portrait: il ritratto professionale o aziendale

Per statuto, il ritratto professionale classico è una rappresentazione visiva della competenza e reputazione del soggetto.
Prima e più ancora che riconoscervisi, dunque, è questione di riconoscergli (al ritratto) che mostri proprio ciò che vogliamo dire di noi!
Non è quindi questione di come noi siamo.
Ma di come vogliamo raccontare ciò che siamo (che è più sottile e interessante di ‘come vogliamo apparire’!).

Per questo è essenziale avere un business portrait e averlo che sia all’altezza della propria reputazione!

Da un punto di vista tecnico, ci sono diverse categorizzazioni possibili, tra cui scegliere la più adatta a nostri scopi e, dunque, su cui progettare la tua sessione di shooting professionale.

Perché sì, se parliamo di ritratto professionale, le competenze in ballo sono duplici: quella del soggetto ritratto e quella della fotografa (o del fotografo) che scatta. La reputazione in gioco anche: la tua e la mia!

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Come ci si prepara e cosa si può fare prima per realizzare poi uno splendido
ritratto business, professionale o aziendale?
Richiedi il tuo preventivo, senza impegno:
compila il questionario personale o il questionario aziendale
e riceverai il decalogo con le domande giuste da farti.

Business portrait, ritratto professionale
Business portrait, ritratto professionale
Business portrait, ritratto professionale

PORTRAITS, LANDSCAPE E HEADSHOT

Per inquadratura e formato, il ritratto business è tipicamente realizzato in verticale (non a caso questo formato è definito portrait in inglese!) e inquadra unicamente il mezzobusto (è il cosiddetto headshot) o, più raramente, la figura intera.
La variante orizzontale (landscape) di entrambi questi ritratti può essere molto utile per la comunicazione sui media, sia tradizionali sia social.

Business portrait, ritratto professionale

Ritratto per curriculum e Linkedin (su nero, verticale, doppia fonte di illuminazione).

AMBIENTAZIONE E SFONDO

Il ritratto su sfondo neutro

Una caratteristica essenziale di qualsiasi immagine – insieme al soggetto – è lo sfondo su cui si staglia.
E se è spesso vero che uno sfondo semplice e pulito è ottimo, nel ritratto professionale classico tale caratteristica si trasforma spesso nello sfondo squisitamente neutro. Dal bianco ‘bucato’ (che ha poco o nulla a che vedere con la fototessera) al nero più drammatico, passando per tutte le sfumature di grigio e, volendo osare, anche degli altri colori!

Non mi piacciono gli espedienti a base di giochi di luce o pose particolari.
Il bianco aiuta a separare il personaggio dal resto.
[…] Nel bianco sei solo.
Richard Avedon

Lo sfondo neutro, essenziale e uniforme, è molto utilizzato perché è la summa di essenzialità e funzione: mette in risalto il soggetto, non distrae, si adatta a molteplici contesti d’uso.

Business portrait, ritratto professionale

Ritratto di architetto a figura intera, verticale, su bianco con pavimento riflettente.

Il ritratto ambientato

Tuttavia, volendo caratterizzare maggiormente il proprio ritratto professionale (ci deve essere un motivo, però) o una serie di ritratti aziendali, si può optare per il ritratto ambientato, che prevede uno sfondo più complesso: tipicamente uno scenario piacevole o interessante, di solito parzialmente sfocato, sullo sfondo del soggetto ripreso.
A seconda della destinazione d’uso dell’immagine o della professione del soggetto, il ritratto ambientato può essere realizzato all’esterno (con uno scenario naturale o metropolitano), oppure all’interno (sia esso privato o pubblico, spesso inerente il lavoro o l’attività del o della professionista ritratti).

Business-portrait, ritratto ambientato orizzontale

Ritratto ambientato di scrittrice, in formato landscape.

OCCHI(O) ALLA LUCE!

Va da sé, tuttavia, che la vera e radicale differenza, in un ritratto come in qualsiasi fotografia che si rispetti, la fa la luce.
È la luce, infatti, che caratterizza davvero un ritratto.
La qualità della luce (morbida o dura) definisce la qualità delle ombre e, dunque, l’appeal dell’immagine.
La quantità della luce (sovra o sottoesposizione) definisce l’incisione dell’immagine e il mood.
La direzione della luce (quindi la posizione della o delle fonti luminose) definisce la tridimensionalità del ritratto e la scolpitura stessa del viso o della figura.
La quantità delle luci (quindi il numero di fonti luminose) definisce la complessità e la struttura del set.

Business portrait, ritratto professionale

La luce riflessa nell’occhio del soggetto ritratto si chiama catch light.

Business portrait, ritratto professionale
Business portrait, ritratto professionale

Business portrait, ritratto professionale

Ritratti senior per il progetto GenerAZIONI.

BRANDING PHOTOGRAPHY

Al di là o, meglio, prima ancora delle caratteristiche tecniche di un ritratto professionale o aziendale, ciò che conta e che dirige un buono shooting è una buona progettazione.
Il che non significa (necessariamente) progettare una bella immagine, quanto un’immagine giusta!
E torniamo al punto da cui siamo partiti e partite: il ritratto business deve rappresentare al meglio competenza e la reputazione del soggetto nella sua veste professionale.
Non chi io sia veramente (pretesa assurda per una fotografia di qualunque genere, sempre ‘momentanea’ e dunque parziale).
Non quanto io sia attraente (inutile tentare di sembrare più belli e belle nonostante noi stessi, quando possiamo risultare efficaci, presenti e affidabili in quanto noi stessi!).
Bensì se e come quell’immagine di me funziona per il mio business.

Ritratto d’attore: è determinante metterci la faccia!

IL SEGRETO DI PULCINELLA

Detto ciò, nel ritratto professionale o aziendale – come e più che in qualsiasi altro tipo di fotografia – è la relazione e la fiducia con la fotografa (o il fotografo) di riferimento che fa la differenza.
Perché alla fin fine ciò che si va facendo è esporsi al giudizio del mondo: per questo è fondamentale passare per uno sguardo esperto, visionario e non giudicante!
Quale che sia il progetto finale condiviso, durante il servizio fotografico si è poi vis-a-vis, senza filtri e senza inganni.
Si lavora insieme alla costruzione di un’immagine adatta allo scopo, ma la materia prima è sempre e solo l’umanità di chi si mette in gioco.
Ed è essenziale farlo e farlo davvero: non solo, quindi, prestarsi allo shooting (soprattutto se richiesto… dall’alto, dall’azienda o da un o una principale), ma parteciparvi attivamente.
In presenza, di corpo e di… spirito! 😉

Per questo, alla fine, ciò che convince (o meno) è sempre lo sguardo.
Il mio è a disposizione tua, della tua azienda e del tuo business, per metterti nella migliore luce!

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Come ci si prepara e cosa si può fare prima per realizzare poi uno splendido
ritratto business, professionale o aziendale?
Richiedi il tuo preventivo, senza impegno:
compila il questionario personale o il questionario aziendale
e riceverai il decalogo con le domande giuste da farti.

 

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In apertura: ritratti aziendali su grigio (si ringrazia RTT-Quistor).

 

 

 

 

 

 

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